Mi trovavo a Cap d'Agde lo scorso luglio ed ero andato - come facevo solitamente - a passare il pomeriggio al Kamasutra, la grande piscina naturista con annesso hammam dove praticare lo scambismo che, a differenza di altri luoghi similari del posto, è misto, cioè aperto alle coppie e ai singoli.
In uno degli anfratti dell'hammam dove è messo a disposizione dei frequentatori di un grande sommier che può accogliere diverse persone contemporaneamente si sviluppava una situazione a tre, con una donna messa alla pecorina che veniva scopata da dietro da uno in piedi, mentre davanti a lei stava un altro uomo che godeva delle sue effusioni orali.
Il partner davanti era fisso e probabilmente - dedussi - era il suo compagno abituale.
A prenderla da dietro, sempre con l'autorizzazione dell'uomo davanti alla donna, si susseguivano diversi uomini. Avrei voluto scoparla anche io: era ancora presto e non c'era ancora molta ressa.
Avrei potuto,ma non ero ancora pronto poiché subito prima una tipa mi aveva fatto un pompino, il primo della giornata ed ero appena venuto. Un minimo di tempo per ricaricarsi ci vuole, per quanto veloci si possa essere nel recupero...
Per quanto desiderassi quella scopata non riuscivo a farlo venire duro.
Sono rimasto a guardare, tuttavia, perchè la situazione mi pareva assolutamente intrigante.
Più tardi nell'arco della giornata ho visto quella coppia diverse volte aggirarsi nei diversi spazi dell'hammam. I due erano entrambi alti e longilinei.
Lei mi pareva nella sua nudità un'affascinante gazzella.
Più tardi, mentre mi ero adagiato su uno dei grandi cuscini a tirare il fiato, dopo una travolgente scopata, ecco arrivare i due che si mettono comodi proprio accanto a me: elettrizzato ho allungato la mano e ho preso ad accarezzare la pelle serica della donna e le sue lunghe cosce di gazzella.
E' bastato un attimo e ci siamo avvinghiati: ho cominciato a baciarla nella bocca, mentre il compagno di lei in ginocchio sul divano ci guardava.
Baci e carezze e lei con grande tenerezza, a tratti oscillante verso la passione, mi accarezzava la schiena o me la strisciava con la punta delle unghie, provocandomi brividi di intenso piacere..
Poi, gliel'ho infilato dentro, dopo aver indossato il preservativo di rito, e ha avuto inizio una lunga e impareggiabile scopata, non violenta ed energica, ma dolce e lenta. E lei intanto tenendo le cosce ben divaricate continuava a cingermi e a carezzarmi con le sue lunghe mani la schiena, mandandomi in visibilio.
E intanto ci baciavano con passione.
E lei gemeva di piacere.
Il compagno, accanto a lei, all'altezza delle nostre teste, intanto si masturbava e se lo faceva venire duro.
Poi, in una pausa del lungo bacio per prendere fiato, lui le ha infilato il cazzo in bocca e se lo è fatto succhiare, mentre io continuavo a scoparla con tutta la dolcezza possibile. Anche il pompino che lei somministrava al suo partner era dolce ed appassionato allo stesso tempo, senza strattoni, fatto in modo da protrarre il piacere il più a lungo possibile, come piace a me. Quindi il guardarla mentre succhiava il cazzo del suo compagno era fonte per me di ulteriore piacere.
Poi, alla fine, con un lungo gemito sono venuto e ho sfilato il cazzo dalla sua vagina.
Ma sono rimasto disteso accanto a lei a carezzarla e a baciarla nella bocca, mentre il compagno prendeva a scoparla, tenendola sempre distesa di schiena.
E anche questa seconda scopata è durata a lungo. Lei è venuta più volte, con lunghi gemiti, non rumorosi e plateali. Anche il compagno è venuto.
Dopo, appagati, siamo rimasti distesi a lungo con lei al centro, dispensandole carezze e baci, sino a che eccitati di nuovo ed entrambi con il cazzo duro abbiamo ricominciato ma questa volta a posizioni invertite.
E' stata la migliore scopata scambista a tre della mia vita.
Non ci siamo presentati, come si usa fare in questi luoghi della trasgressione, nemmeno tanto per sapere il nome di ciascuno.
Eppure, anche se nel più totale anonimato, si è trattato di una lunga parentesi di sesso, decisamente memorabile, eccitante, ma anche piena di tenerezza.
Quando è finita e ci siamo lasciati, sapendo che questa cosa sarebbe rimasta confinata all'hic et nunc, c'era dentro di me un pizzico di nostalgia.
E raccontandola - così come sto facendo adesso - mi viene voglia di ripetere quell'esperienza, intensa e forte come un'ubriacatura. Anzi di più.
E il cazzo mi viene duro e lubrificato, pronto di nuovo.
Con questo tipo di esperienza ci si si immerge in un vero giardino delle delizie e dopo non è tanto facile ritornare ad un registro "normale" di relazioni sessuali.sta molto celebre nel Sud della Francia ed ero andato come facevo solitamente a passare il pomeriggio al Kamasutra, una grande piscina naturista con annesso hammam dove praticare lo scambismo che, a differenza di altri luoghi similari, è misto, cioè aperto alle coppie e ai singoli.
In uno degli anfratti dell'hammam dove è messo a disposizione dei frequentatori di un grande sommier che può accogliere diverse persone contemporaneamente si sviluppava una situazione a tre, con una donna messa alla pecorina che veniva scopata da dietro da uno in piedi, mentre davanti a lei stava un altro uomo che fgodeva delle sue effusioni orali.
il partner davanti era fisso e probabilmente - dedussi - era il suo partner abituali.
A prenderla da dietro, sempre con l'autorizzazione dell'uomo davanti alla donna si susseseguivano diversi uomini. Avrei voluto scoparla anche io: era ancora presto e non c'era ressa ancora. Avrei potuto,ma non ero ancora pronto poichè subito prima una tipa mi aveva fatto un pompino, il primo della giornata ed ero appena venuta.
Per quanto desiderassi quella scopata non riuscivo a farlo venire duro.
Sono rimasto a guardare, tuttavia, perchè la situazione mi pareva assolutamente intrigante.
Più tardi nell'arco della giornata ho visto quella coppia diverse volte aggirarsi nei diversi paszi dell'hammam. I due erano entrambi alti e longilinei. Lei mi pareva nella sua nudità un'affascinante gazzella.
Più tardi, mentre mi adagiato su uno dei grandi cuscini a tirare il fiato, dopo una travolgente scopata, ecco arrivare i due che si adagiano sui cuscinoni accanto a me.
Proprio accanto a me: elettrizzato ho allungato la mano e ho preso ad accarezzare la pelle serica della donna e le sue lunghe coscie
E' stato un attimo ci siamo avvinghiato e ho cominciato a baciarla nella bocca, mentre il compagno in ginocchio sul divano ci guardava.
Baci e carezze e lei con grande tenerezza, a tratti oscillante verso la passione, mi accarezzava la schiena o me la strisciava con le punta delle unghie, provocandomi brividi di intenso piacere..
poi, glielo infilato dentro, dopo aver indossato il preservativo e ha avuto inizio una lunga e impareggiabile scopata, non violenta ed energica ma dolce e lenta. E lei intanto tenendo le cosce ben divaricate continuava a cingermi e a carezzarmi con le sue lunghe mani la schiena, mandandomi in visibilio. E intanto ci baciavano con passione. E lei gemeva di piacere. Il compagno, accanto a lei, all'altezza delle nostre teste, intanto si masturbava e se lo faceva venire duro.
Poi, in una pausa del lungo bacio per prendere fiato, lui le ha infilato il cazzo in bocca e se lo è fatto succhiare, mentre io continuavo a scoparla con tutta la dolcezza possibile. Anche il pompino che lei somministrava al suo partner era dolce ed appassionato allo stesso tempo, senza strattoni, fatto in modo da protrarre il piacere il più a lungo possibile.
Poi, alla fine, con un lungo gemito sono venuto e ho sfilato il cazzo dalla sua vagina.
Ma sono rimasto disteso accanto a lei a carezzarla e a baciarla nella bocca, mentre il compagno prendeva scoparla, sempre distesa di schiena.
E anche questa seconda scopata è durata a lungo. Lei è venuta più volte, con lunghi gemiti, non rumorosi e plateali. Il compagno è venuto.
Siamo rimasti distesi a lungo con lei al centro dispensandole carezze e baci, sino a che eccitati di nuovi ed entrambi con il cazzo duro abbiamo ricominciato ma questa volta a ruoli invertiti.
E' stata la migliore scopata scambista a tre della mia vita.
Non ci siamo prsentati come si usa fare in questi luoghi della trasgressione, nemmeno tanto per sapere il nome di ciascuno.
Eppure, anche se nel più totale anonimato, si è trattato di una lunga parentesi di sesso, decisamente memorabile.
Eccitante, ma anche piena di tenerezza. Quando è finita e ci siamo lasciati, sapendo che questa cosa sarebbe rimasta confinata all'hic et nunc, c'era dentro di me un pizzico di nostalgia.
E raccontandola - così come sto facendo adesso - mi viene voglia di ripetere quell'esperienza, intensa e forte come un'ubriacatura. Anzi di più.
E il cazzo mi viene duro e lubrificato, pronto di nuovo.
Con questo tipo di esperienza ci si si immerge in un vero giardino delle delizie e, dopo, non è tanto facile ritornare ad un registro "normale" di relazioni sessuali.